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Un’inquietante fonte di patogeni riposa in un luogo che vorremmo tra i più puliti di casa. LA nostra cucina:::Le spugne da cucina ospitano miliardi di batteri. Un gruppo di ricercatori ha sequenziato il DNA microbico di 14 spugne usate, arrivando a censire una popolazione di batteri che potrebbe essere responsabile di infezioni in chi è immunodepresso e dell’odore sgradevole dei panni asciugati male (nonché di quello caratteristico della spugna bagnata).Le analisi al microscopio hanno rivelato un particolare che forse era meglio non sapere, cioè che un singolo centimetro cubo di spugna può ospitare una popolazione batterica talmente elevata da essere comparabile a quella delle feci, non esattamente qualcosa che vorremmo avere nel lavello.

CHE FARE? Pulire le spugne non serve: anzi, rischia di peggiorare la situazione. Quelle igienizzate regolarmente, per esempio con acqua bollente o messe nel microonde, sono risultate più ricche di patogeni rispetto alle altre. Questo perché i batteri dannosi sono più resistenti degli altri e tendono a ricolonizzare gli ambienti da cui sono stati sfrattati, un po’ come succede all’intestino dopo un trattamento con antibiotici.

L’unica soluzione è rassegnarsi a cambiare la spugna della cucina molto di frequente, come una volta a settimana. 

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